Si tratta di un pesce davvero diffuso nel Mare Adriatico, specialmente in inverno, periodo nel quale si verifica una sorta di affollamento nelle acque italiane.
"Il pane, anzi li cibo nazionale dei Romagnoli"
(G.Pascoli)
Da quest'anno anche la piadina è entrata - dalla finestra - all'interno di Osterie d'Italia; riferimento del mangiar bene, edito da Slow Food che ogni anno arriva in edicola.
Quando, arrivando dall'autostrada del sole, vedo il cartello -uscita Rimini sud, al naso mi arrivano i profumi di bombolone e piadina, farcita con Sardoncini appena grigliati dal profumo di pesce abbrustolito, misto pesce- farina, che ti viene fame solo a pensarci :fatta al momento (non precotta), anche farcita di patate e salsiccia o con cipolle, ma in realtà qualsiasi cosa ci metti dentro non sbagli mai, è solo questione di fantasia e gusto.
La preferisco di spessore alto, disco piccolo; e poi la grande evoluzione, vedasi alla voce "cassone rosso" da leccarsi i baffi. Quando sono a Rimini mi piace anche prendere, sempre i sardoncini, grigliarli e mangiarli con delle fette abbrustolite di polenta il tutto innaffiato da vino Trebbiano qui della zona che prendo in cantina appena spillato e bello fresco.
Oltre alla tradizione, in Romagna, sulla spiaggia oppure accomodati su una comoda terrazza panoramica se siete in vena di spendere, si può pasteggiare con le ostriche; innaffiate non dal solito champagne ma da bollicine autoctone che regalano stupore, infatti basta assaggiarle con un Lambrusco di Sorbara Brut oppure un Ortrugo, ma anche bollicine che derivano da fermentazioni lunghe sui lieviti possono dare delle grandi soddisfazioni.
I maggiori allevamenti si trovano in Francia ma anche in Italia ci sanno fare, assaggiarle è vivere un momento di abbandono senza inibizioni per rendere l'estate indimenticabile.
©2022 Luca Scainelli