Le sagre di paese sono diventate macchine per fare soldi dimenticandosi del cibo
- luca scainelli
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La sagra è una festa popolare di carattere locale, tradizionalmente con cadenza annuale e originata da una festa religiosa per la consacrazione di una chiesa o in onore di un santo patrono.

Della serie: Ogni anno una sagra di paese. Località Gallinarga menzionata già da autori latini come Catone e Varrone, che ne sottolinearono la caratteristica unica della sua fauna aviaria. Le galline hanno lasciato il posto al pesce di lago.
Sono sul lago d'Iseo e da tempo si consuma più pesce di quanto se ne possa pescare in questa striscia lacustre. Nel migliore dei casi il pesce arriva dal lago di Bolsena, non proprio dietro l'angolo. Un esempio su tutti la tinca che a Clusane si cucina ripiena accompagnata da polenta - piatto per coraggiosi buongustai. Il segreto nel cucinarla è quello di non far percepire il sapore della sabbia in cui striscia.
Le sagre di paese sono nate tra amici che si divertivano, in questo caso - a cucinare il pescato del giorno accompagnato da vino e birra. Originate da festa religiosa per la consacrazione di una chiesa o in onore di un santo. Sempre più gente a preso l'abitudine di frequentarle in modo compulsivo alla ricerca della genuinità che nel frattempo è andata a farsi friggere in oli talmente sintetizzati da rovinare qualsiasi frittura.
Tendoni, sgabelli, tavoli e fuoco di legna con musica cantata dal vivo da quei ragazzi che per una sera si sentono Max Pezzali o Ringo Star.
Le sagre dovrebbero dare la possibilità di assaggiare prodotti difficilmente reperibili durante l'anno. Ormai è un sogno, sono diventate tutte interessate a fare soldi, non gliene frega nulla del cibo. L'attenzione è a fare guadagno, il cibo, senza parlare del vino, è l'ultima delle preoccupazioni. Si acquista tutto quello di più scadente che offre il mercato. La gente non è in grado di capire cosa mangia. Tutti tirati a festa, bermuda con le tasche, scarpe improbabili, abbinamenti spaiati, teste con la ricrescita che: "la tinta la faccio domani". Ho l'impressione che molti ci vengano pur di mettersi ai fornelli, tipo quelli che hanno il frigorifero pieno di sofficini, bastoncini, involtini, sughi pronti e lasagne surgelate. Quelli che pensano che la friggitrice ad aria sia in grado di friggere senza olio.
Più sono famose più la qualità del cibo è sotto i piedi, in grado di fare perdere il latte a una puerpera. Mi chiedo cosa mangiano a casa. Molti sono convinti che parlare di cibo sia una questione soggettiva, in alcuni casi posso essere d'accordo. Il buon cibo deriva dalla materia prima, dagli ingredienti, da chi cucina e in quali condizioni si trova. Da una persona incazzata nera difficilmente possono uscire piatti equilibrati. Da un prodotto scadente è impossibile tirarci fuori qualcosa di buono.
Le sagre di paese devono ritornare alle origini altrimenti cambiamo il nome.
©2025 Luca Scainelli
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