Di seguito, quello che ho scritto ad un ristoratore, fra i più conosciuti sul territorio di Bergamo, con la risposta dello stesso.
Parafrasando l'inarrivabile Pirandello, per raccontare quello che può succedere in una serata qualsiasi al ristorante, tralasciandone, per delicatezza il nome.
Di seguito, quello che ho scritto ad un ristoratore, fra i più conosciuti sul territorio di Bergamo, con la risposta dello stesso.
"Di primo impatto avevo deciso di non scriverti.
Ripensandoci è giusto che ti racconti la mia - personalissima - esperienza.
Il trenta Giugno, come ti avevo promesso, sono salito al tuo ristorante: ero convinto di trovarti, non ci conosciamo ma mi sembrava di capire che la tua visione della cucina potesse avere delle caratteristiche interessanti a me care.
Chi mi ha accolto l'ha fatto con gentilezza, salvo poi dimenticarsi di me per dedicarsi completamente ad una giovane coppia, evidentemente più blasonata.
Gli antipasti che mi vengono serviti hanno un sapore impercettibile, e ho pensato fosse una strategia per poi salire di livello.
Al risotto mancava qualcosa, gli ingredienti erano scollegati, sembrava un piatto eseguito in maniera meccanica (senza anima).
Mi hanno poi servito l'anguilla che aveva la pelle completamente carbonizzata: "quando l'ho fatto presente" mi hanno risposto che è abitudine farla caramellata ( caramellata??).
Anche il dolce era bello da vedere ma poco saporito.
Alla richiesta di un amaro, la gentil signora si è presentata con la bottiglia di Terre d'Italia che come ben sai si trova facilmente nei supermercati: potrà anche essere un buon prodotto ma in un locale come il tuo mi aspetto una ricerca più accurata.
I due piatti, su mia lamentela non mi sono stati addebitati, in questo sono stati brillanti.
Tutto questo mi ha amareggiato, forse perché ero salito da te con delle aspettative diciamo cosi "alte" sono un cultore della cucina, soprattutto di quella fatta con passione per il lavoro e per la materia prima.
Spero tu non ne abbia a male ma questo è quello che ho vissuto, avrei voluto scriverne sul mio blog ma come potrai verificare cerco di parlare solo delle esperienze che reputo positive per un mio modo di sottolineare solo le esperienze che mi fanno stare bene, e qui si aprirebbe un altro tema ad ampio raggio che solitamente coinvolge meglio davanti a un buon bicchiere di vino.
RISPOSTA
Buongiorno Luca,
grazie per il messaggio privato, piuttosto che avere tuonato ai quattro venti questo resoconto inequivocabilmente negativo. Mi spiace non essere stato presente per questioni private.
Detto questo apprezzo il gradevole confronto personale piuttosto che lo sbandieramento pubblico, passiamo ai contenuti.
Mi sembra di capire che non ci sia praticamente nulla che quaglia della mia cucina e anche del servizio, di conseguenza mettiamola, sul fronte merceologico, è un prodotto quello del .............. che non ti piace, ci sta, è nella libertà del consumatore tutti gradiscono oppure no delle cose non ci sono cose da contestare il mio prodotto e la mia cucina non fanno per tè, non voglio sminuire la tua capacità di cogliere le cose, semplicemente non ti piace. Rispetto il tuo punto di vista e penso potremo continuare a rispettarci a vicenda, grazie per il riscontro anche se non gradito.
©2022 Luca Scainelli