Il grande dilemma del personale per un turismo felice.
- luca scainelli
- 30 lug
- Tempo di lettura: 2 min

Ristorazione, accoglienza, pulizie. Qui si snoda il mondo del turismo. Ci sono persone giovani e meno giovani che spesso sono reclutate per brevi periodi, in molti casi sfruttate. Oggi si paga il pressapochismo degli ultimi quarant'anni.
Quante ucraine a lavorare in nero sulle coste romagnole ho incontrato, orari da quinto mondo perchè tanto il turista non si accorge di nulla, controlli? inesistenti. Solo in pochi casi qualcuno si lamenta del servizio non all'altezza. Oggi poi il turista è prevalentemente straniero, meno esigente, parlando con gli albergatori mi dicono che le grandi strutture reggono per la presenza degli stranieri, se fosse per gli italiani potrebbero chiudere.
Quando in una di queste strutture arriva un italiano quasi gli dai fastidio. Vogliono fatturare e basta, fare numeri, le persone sono numeri. Se poi capita di fare colazione in una sala che sembra il mercato centrale all'ora di punta, con bambini e cani che sfrecciano indisturbati, se ti lamenti sei tu lo strano, il sofisticato. Siamo arrivati a questo punto.
Gli albergatori prendono i ragazzi giovani della scuola alberghiera, poi i ragazzi diventano grandi e difficilmente avranno un aumento di stipendio, di conseguenza con gli orari disomogenei che gli tocca fare preferiscono cambiare lavoro, allo stesso prezzo, sabato e domenica a casa. Il risultato è una professione, quella per esempio del cameriere, che tecnicamente non esiste. Lo fai fino ai vent'anni poi ti guardi in giro.
Peggio ancora il settore delle pulizie, quello non potrà mai migliorare, non è considerato da nessuno dimenticandosi che ogni giorno che dio manda in terra ognuno di noi si sveglia e già quando mette piede in un bar per fare colazione, andare in un ufficio pubblico oppure al supermercato, qualcuno al mattino presto si è preoccupato di rendere pulito l'ambiente. E' un lavoro fatto da persone invisibili. Quello che si nota è il grado di pulito che si lasciano alle spalle. Anche qui entra in campo la personale sensibilità nei confronti del "pulito", poi ci sono cose che infastidiscono quasi tutti. Peli o capelli nel letto o nel bagno, ragnatele tipo stalattiti sono le cose più fastidiose. Poi abbiamo le posate sporche, bicchieri o tazzine con il rossetto, vetri con le sgommate del detersivo, polvere sui suppellettili, senza parlare dei bagni quasi sempre abbandonati, maleodoranti e sporchi dei centri commerciali. Per capire come si dovrebbero tenere i bagni di una struttura ricettiva invito a passare da Rodengo Saiano -Franciacorta Village-. Presidiati, brillanti e profumati. Ci vado anche solo per farci un giro.
I lavori che girano intorno alla ristorazione e all'accoglienza non potranno subire lo sviluppo delle tecnologie. Servono persone capaci, istruite, ambiziose e ben pagate. Quando vado al ristorante, albergo, spiaggia, bar voglio trovare il cameriere dotato dell'arte di anticipare, leggere nel pensiero, capire prima che io glielo dica, quello di cui ho bisogno.
©2025 Luca Scainelli
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