A Trieste l'appuntamento fisso è questa piccola Osteria dove Roby si destreggia amabilmente regalando attimi di buon gusto.
Roby, dal codino appena accennato si muove in automatismo fra i pochi tavoli a disposizione del suo locale fra reti da pesca appese alle pareti, fotografie con personaggi famosi, remi, lampade e un grande quadro con all'interno tutti i tipi di nodi dei marinai bellissimo.
Nascosto fra i monumenti di Trieste, qui non ci capiti per caso, bisogna arrivarci con determinazione come piace fare a me.
Ogni volta che vengo a Trieste non manca la visita a questo locale che conserva indelebile una ricetta perpetua, quella della zuppa di pesce che, come mi dice lui - Roby -, non ha degli ingredienti fissi e prestabiliti, perché la disponibilità del pesce è come l'energia alternativa, non è costante-lineare, per questo motivo bisogna adeguarsi per ottenere sempre un risultato accettabile.
Nella sua zuppa di pesce c'è, a modi affogato - anche la polenta abbrustolita a pezzi che gli dona quella piacevolezza morbida al palato.
Quando me la serve mi dice, come da copione: "la zuppa è spinata, ma comunque attenzione alle lische".
Il sapore è quello di fumetto ma più intenso, morbido, e con i pezzi di polenta regala attimi di sapore unici.
Prima della zuppa ho assaggiato i sardoncini alla griglia, saporiti che sanno di pesce.
L'unico inconveniente riguarda l'arrivo della polenta grigliata: bisognerebbe avvisare del tipo di riscaldamento utilizzato che in questo caso è quello fatto con il microonde; infatti questo sistema "inganna", la parte esterna è a temperatura mangiabile mentre l'intero è incandescente.
Mi stavo dimenticando del vino che, prendo sempre quello della casa, mi serve fresco e non lo cambio mai - Vitis Vinifera -Verduzzo.
©2023 Luca Scainelli