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L'estate felice alla "Mondina" dello chef Alessandro Lochi a Marudo

Anche se hanno abbattuto il ponte sul Lambro - lo stanno rifacendo e i lavori vanno per le lunghe - basta seguire i cartelli di color giallo che segnalano Marudo per arrivare al ristorante La Mondina.

Luogo per tutti quelli che non hanno le papille gustative assopite dai prodotti "mono sapore", ci ritorno perché Alessandro, Chef di talento, mi ha promesso l'assaggio del menu che servirà durante tutta la stagione estiva.

Dopo aver parcheggiato a pochi metri dall'ingresso entro e, attraverso il grande vetro che dal salone ti permette di vedere tutto quello che succede in cucina, lui è ai fornelli e sta preparando un pentolone di balsamella, l'Artusi chiama cosi la besciamella che utilizzerà per preparare le lasagne per il pranzo del giorno dopo.

Ogni volta che vengo in questo ristorante quello che mi colpisce sempre è l'organizzazione: tutti sanno quello che devono fare e come, nulla è lasciato al caso, anche a distanza negli altri locali di cui è proprietario, succede la stessa cosa anche se non è presente, questo frutto di una grande esperienza non solo come Chef ma anche come imprenditore.


Mi fa accomodare e si comincia dal vino che qui è sempre scelto con attenzione verso la qualità unita al prezzo che deve sempre essere equilibrata.

Mi porta uno dei miei preferiti un Ortrugo del Poggiarello, legato a spago del 2020.

Si parte dall'antipasto con scampo gigante, alghette, cipolla caramellata, salame e pomodori confit per un piatto che gioca con le varie gradazioni del dolce, infatti tutti gli ingredienti si sposano regalando bontà ad ogni boccone.

Il primo piatto è un'altra invenzione di Alessandro e prevede: Ravioli ripieni di Pannerone -Slow Food- e pere con piccione scomposto glassato ai mirtilli. Il piccione ricorda la consistenza e a tratti il sapore del fegato, l'acidità del Pannerone va a braccetto con il sughetto sopra i ravioli.

La pecora è difficile da cucinare perché è una carne molto tenace, Alessandro la fa cuocere a bassa temperatura facendola diventare tenera e gustosa, solo sul finale si riconosce l'animale, che proviene dal lodigiano.

Si chiude in bellezza con mousse di maracuja, gelato alla menta con griglia di cioccolato.

©2021 Luca Scainelli

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