Ore sei del mattino. Guido verso l'autostrada con lo sguardo perso verso l'orizzonte. I profumi la fanno da padrone. In tangenziale, che percorro uscendo dalle gallerie che circondano il lago d'Iseo, direzione Brescia, sono investito dal profumo di caffè e latte; poche centinaia di metri e cambia repentinamente, deve esserci una discarica o qualcosa del genere, l'odore è nauseabondo. Intanto il sole all'orizzonte insinua i primi raggi del nuovo giorno che fa capolino sull'asfalto battuto senza tregua da motori sempre più potenti. Ecco al naso quell'odore acidulo di concime appena spruzzato sul terreno impoverito dall' ultimo raccolto, normalmente mi piace, sentirlo dopo il caffè e latte mi fa sobbalzare sul sedile. Di nuovo, sottile nell'aria si sprigiona l'aroma di caffè, come quando ti svegli e, mentre ti dirigi verso la cucina, qualcuno ha messo a bollire la Moka, che sbuffa. Continuo a guidare pensando che oggi è una giornata fortunata, almeno sotto l'aspetto olfattivo. A un certo punto a fare breccia dai bocchettoni della mia auto è l'odore di catrame, uno degli odori che mi catturano. Questo sta succedendo in un'atmosfera ovattata dove tutto sembra sospeso e inerte. Una stalla in lontananza mi ricorda che queste sono zone dove si allevano bestie che poi verranno molto probabilmente trasformate in prosciutti e salami. Nel frattempo odore di letame seguito da quello di minestrone. In zona si producono dadi alimentari. Mi sono sempre chiesto cosa diavolo ci mettono dentro, alcuni sono terribili da annusare. Per qualche chilometro l'aria è pulita e non avverto nessun odore, all'improvviso vengo assalito dal profumo di aglio e cipolle. Non può essere una preparazione di soffritto. Non si fa con entrambi. Adesso capisco che l'odore che sento è quello di letame di cavallo, perché ogni animale da odori differenti e se sei un po' allenato li riconosci. C'è quello di gallina, mucca, pecora, capra, maiale e poi il cavallo. Il mio preferito è quello di maiale. Anche l'odore di gomma è persistente, sarà che consumandosi i copertoni sprigionano nell'aria una sorta di polverina che inaliamo in maniera perpetua. Continuo a guidare, il profumo di sottobosco delle zone del Monte Baldo mi entra nell'abitacolo, poi il fieno caldo, l'odore di autogrill, delle latrine quando mi fermo per un caffè. odori profumi e latrine
©2024 Luca Scainelli