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Già caro ai Papi -Apianae moscato del Molise 2009

Un meraviglioso vino da meditazione. Per lunghe serate in un giro filosofico. Come vino da dessert con torte e pasticcini, ma si sposa molto bene anche con formaggi stagionati e affumicati o con il paté-de-foie, il classico foie gras.

Al ristorante e al bar uno degli errori più comuni e gravi è quello di bere il vino alla temperatura sbagliata, i bianchi ad una temperatura troppo fredda oppure quelli rossi ad una temperatura troppo calda; molti hanno le idee confuse infatti, per esempio si dice che il vino rosso vada bevuto a temperatura ambiente, e fino qui ci siamo, ma il problema è per l'appunto l'ambiente in cui ci troviamo, infatti se siamo nel deserto non è che sia una temperatura ideale per bere il vino, di conseguenza sarebbe meglio parlare di temperatura ideale per il consumo del vino, personalmente anche il vino rosso non lo apprezzo ad una temperatura troppo alta; già i venti gradi sono al limite.


Il vino di oggi va bevuto almeno 12/13 gradi, facendolo, potrete sentire sprigionarsi al palato e al naso profumi di arancia e miele, per un vino dalla qualità/prezzo eccezionale.

Antico vino da meditazione, caro ai Papi, veniva coltivato in Italia già dal 200 a.C. con il nome di Apicia, Apicius o Apianae.


Per farlo arrivare alla giusta temperatura lo potete anche girare nel bicchiere, ricordate che si fa solo con i vini fermi e non con i vini frizzanti.

Al naso ricorda un moscato e infatti corrisponde alla realtà essendo per l'appunto moscato del Molise, a produrlo è Di Majo Norante a Campomarino in provincia di Campobasso in Molise.

Interessante il contrasto dolce-amaro di questo vino, che in bocca mi piace, dalla persistenza media se ne va lasciando un buon ricordo di mare.


©2022 Luca Scainelli

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