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Immagine del redattoreluca scainelli

Duecento vini assaggiati al Fivi 2021 di Piacenza, i vignaioli presenti erano 680.

Come ci illustra la locandina della manifestazione si ricomincia a ballare fra i filari dei vignaioli indipendenti perché non ci si può fermare mai, le persone hanno bisogno di sentire il calore dei corpi dal vivo, per sentirsi "Fivi".

Ore 10,30 di Sabato 27 Novembre 2021 Sono a Piacenza.

Mentre parcheggio in lontananza già la coda è visibile di gente assetata che si protegge dal vento che ti ghiaccia i sentimenti, i quali sono pronti a riscaldarsi appena varcato la soglia del Fivi 2021 che ritorna dopo un anno di pausa.

Questa è una delle fiere più interessanti nel panorama nazionale, Interessante il fatto di poter prendere un carrello e riempirlo del vino che si preferisce, questo rende la Fiera di Piacenza una delle mete alle quali non si può mancare.

650 i produttori presenti che hanno portato un'infinità di bottiglie da assaggiare, ce ne per tutti I gusti e gli assaggi sono agevolati dal tanto spazio a disposizione e dalla disposizione perfetta dei vari produttori. E' bello parlare di vino con chi tutti i giorni dedica tempo alla vigna, quello necessario per poi avere un buon prodotto, questo non è scontato, inoltre chi di noi potrebbe essere presente per fare da testimone oculare nella verifica di quanta passione uno ci mette nel curare la vigna? bisogna andare in fiducia e parlare serve a capire chi è che si sporca le mani.

Assaggiare duecento vini è impegnativo, anche se fatto in due giornate, ma in ogni caso è un'esperienza significativa che permette di passare dal Trentino alla Sardegna nello spazio di pochi metri, entrambi territori per certi versi austeri perché li, coltivare ed accudire la vigna è roba da temerari, come lo è in Valtellina che ti devi arrampicare per arrivare nei vigneti, certo non è sufficiente fare fatica: su questo terreno il Nebbiolo trova l'espressione che io prediligo facendomi sentire come a casa immerso nei profumi di rosa, violetta, erbe aromatiche, resina di pino, sottobosco e si potrebbe continuare ad libitum.

Ho ritrovato amici vignaioli e colleghi tutti quanti contenti di essere qui, a tratti mi sono sentito fra i più vecchi notando la grande presenza di ragazzi e ragazze alla scoperta del piacere di bere bene, molta gente dietro a carrelli colmi di cartoni oppure qualche bottiglia da far provare a casa.

Tutto questo è potuto accadere grazie ad Anna Sperotto dello Studio Cru di Vicenza.


©2021 Luca Scainelli


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