L'etimologia della parola 'caviale' deriva dal greco 'avyron' (uovo) o dal persiano 'havia' che significa uova di pesce. Sebbene gli storioni fossero conosciuti dagli antichi popoli marinari, il 'caviale' che proviene dalle loro uova è menzionato solo a partire dal IX secolo.
Grigio canna di fucile identifica il Caviale prodotto utilizzando lo storione siberiano Acipenser baerii.
Mediamente uno storione impiega dodici anni prima di essere trasformato in ottima carne da affumicare o servire nei migliori ristoranti e per estrarne le uova che poi vanno a finire sulle tavole di tutto il mondo: prelibato e afrodisiaco - lo dicono gli studi - è un concentrato di proteine subito disponibili quindi molto energetiche, servito su un piatto di spaghetti, con uova cotte, con della cipolla bianca o rossa tritata ma anche con una burrata, innaffiato da vodka o bollicine sottili.
Il migliore si conserva, con poco sale, per tre mesi poi ci sono le versioni pastorizzate, il costo varia dai €1800 ai €6000 al KG. In Italia siamo molto bravi a produrlo di ottima qualità , i cinesi lo fanno bello ma, secondo gli esperti, con poco gusto e profumo. Grazie a Matteo grande conoscitore di caviale, in quanto ne produce in provincia di Milano nell'azienda Pisani Dossi, mi sono procurato delle uova di gallina di quelle che beccano tutto il commestibile da un prato, le ho fatte cuocere due minuti in acqua e poi ci ho messo sopra questo caviale siberiano e per un attimo ho sognato e visualizzato il mare che in bocca arriva impetuoso ma gentile con un retrogusto di nocciola e frutti di bosco, insomma - momenti di estasi - va assaggiato utilizzando un cucchiaino di madreperla per non degradarne il sapore.
©2022 Luca Scainelli